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Quando non esistevano merendine confezionate ai bambini come merenda veniva dato pane burro e zucchero o pane e cioccolato. Non voglio lodare i vecchi tempi ma forse i vecchi indovinavano di più di chi oggi preferisce dar loro una merendina industriale con coloranti, conservanti, additivi, grassi vegetali idrogenati spesso più dannosi di quelli saturi naturali.
Il cioccolato piace quasi a tutti, pare infatti un alimento insuperabile per dare buon umore attraverso un rilascio di endorfine (qualcuno parla di cioccolato-terapia) e un aumento dei livelli di serotonina e in parte al buon contenuto in magnesio dell’alimento.
Se pensiamo che i farmaci oggi più utilizzati per curare la depressione agiscono grazie all’aumento della serotonina ecco che abbiamo con il cioccolato fondente un farmaco naturale a disposizione.
Il nostro “farmaco antidepressivo” sarebbe quasi una”droga” capace anche di ridurre il senso di fatica (come sanno gli atleti), aumentare le percezioni sensoriali ed indurre euforia come avevano compreso i Maya, la prima popolazione che utilizzava questo alimento come bevanda calda con un significato cerimoniale e religioso.
Sarebbe tanto efficace da dare secondo molti una vera “dipendenza” e del resto alcune sostanze del cioccolato (anandamide) competono a livello cerebrale coi recettori dei cannabinoidi e altre (la feniletilammina) sono simili alla amfetamine capaci quindi di dare forza e togliere il senso di fame.
Ecco perché il cioccolato è un alimento fantastico per dare alla nostra giornata un pizzico di joye de vivre e non farsi abbattere dalla routine della vita. Oltre alla psiche anche alla memoria farebbe bene se pensiamo che contiene il doppio del fosforo del pesce a parità di peso.
Dobbiamo temere l’elevato apporto calorico dell’alimento certo ( oltre 500 Calorie per 100 grammi ) ed il contenuto elevato in acidi grassi saturi temuti in genere per l’effetto aterogeno ma dobbiamo fare chiarezza anche su questo. Il cioccolato contiene anche teobromina, simile alla caffeina un eccitante che aumenta naturalmente il metabolismo.
E’ ormai dimostrato inoltre che non tutti i grassi saturi sono ugualmente dannosi e quelli prevalenti nel cioccolato sembrano meglio di molti altri tanto che viene riconosciuto all’alimento un indice non elevato di aterogenicità ed a questo va aggiunto il contenuto bassissimo in colesterolo e quello elevato in steroli vegetali che abbassano il colesterolo.
Ulteriori dati a favore del cioccolato come aiuto contro le malattie cardiovascolari sono l’elevato contenuto in flavonoidi, potenti antiossidanti naturali anti-stress ossidativi da radicali liberi e quindi anti-invecchiamento.
Il cioccolato riduce la infiammazione da leucotrieni alla base della aterosclerosi con effetti protettivi sulle pareti vascolari, abbassa i livelli di pressione arteriosa grazie ad un potentissimo vasodilatatore naturale (Ossido nitrico ) ed ha anche una preziosa azione antotrombotica. In relazione alla sua vasodilatazione c’è chi lo paragona ad un viagra naturale.
Certo tutte belle cose ma la carie, i foruncoli, le allergie ?
Il cacao è un potente antibatterico che protegge dalla carie e riduce moltissimo il potere cariogeno dei dolci nei quali si trova presente.
L’acne giovanile non trova nel cioccolato il nemico numero uno e del resto molte cure estetiche usano preparati a base di cioccolato per dare luminosità e morbidezza alla pelle.
Come alimento è molto meno allergizzante di molti altri come, pesce, uova, latte, farine.
E’ dimostrato poi che la teobromina del cacao oltre ad essere eccitante e antistanchezza è più potente della codeina per ridurre la tosse ed ecco un motivo in più per usare il cacao nella stagione fredda.
Ma insomma a chi fa male il cioccolato? Solo ai grandi obesi, a chi soffre di calcolosi renali da ossalati e forse a chi soffre di emicrania.